Flora e Fauna

Data di pubblicazione:
16 Luglio 2019
Flora e Fauna

Le zone  comprese nel territorio dei comuni  appartenenti alla Comunità Montana della “Sabina”, offrono nel loro insieme  una ricca serie di paesaggi vegetazionali, con aspetti naturalistici-storici  ed estetici di particolare interesse. Il panorama  è composto da boschi  misti, macchia mediterranea, querceti misti di ravella, cerro e  carpino nero e  orientale, faggete, vegetazione ripariale, prati e pascoli.

I boschi misti, di notevole entità e in genere  governati a  ceduo, sono prevalentemente di specie  quercine caducifolie, come il cerro e la rovella in combinazione, a  seconda dell’esposizione  e la natura del terreno, con lecci, ornielli, carpini neri e con vari tipi di aceri. La macchia mediterranea,  grazie alle notevoli condizioni climatiche, è tra le migliori del panorama appenninico.

Nella fascia pedemontana, su terreni poveri e  spesso con roccia  affiorante, sono presenti il sommacco e lo scodano.

La  roverella  è senz’altro la quercia tipica della zona. Più  rustica  e xerotollerante  del cerro, la troviamo di dimensioni notevoli. Altrove il cerro è la formazione  più  consistente  nei Monti Sabini e  forma interessanti soprassuoli  di alto fusto, con esemplari  ultra  secolari di pregio assoluto. Le  altre specie sono presenti a  seconda  della  fascia vegetazionale. Il faggio è la specie che giunge al limite superiore  della  vegetazione arborea, spingendosi oltre i 1000 m dove  il clima  è più  fresco e più umido.

Prati e  pascoli  si sviluppano  tra le  faggete, dove le formazioni vegetazionali  sono assai scarse a  causa  sia del carico  eccessivo  e  non equilibrato  del pascolo  che per la natura calcarea del suolo. Lungo le sponde del Tevere  e  del Farfa,  in dimensioni più  ridotte,   sono  presenti diverse  forme di  vegetazione: il bosco di palude, la boscaglia alveare, fino al bosco ripariale.

Da rilevare  i  rimboschimenti a  pino d’aleppo e i castagneti, circoscritti, ormai, a piccole superfici. Ma  certamente l’essenza  arborea  più presente in Sabina  è  l’olivo. Presente  in  tutto il territorio, non solo assolve una  funzione  economica ma  rappresenta   anche una  fonte di ricchezza  storico-culturale  eccezionale.

La  quantità di animali e la diversità delle specie  presenti all’interno di un  territorio, sono elementi indispensabili  per classificare  una zona nell’ambito naturalistico. Purtroppo, una modifica degli ecosistemi presenti, ha determinato la  scomparsa  di numerose specie dal panorama  faunistico Sabino. Infatti, sono riscontrabili da  documenti  storici, trattati e  della tradizione popolare, le  sicure presenze  del cervo, dell’orso, dell’aquila e più  recentemente, del lupo e  della lontra. Nella zona  soggetta a  ceduazione  o con forte   presenza  antropica, se  da una parte  non trovano più rifugio il lupo, la martora, la poiana e il picchio verde, vengono favorite, invece, specie comunissime  come la volpe, il cinghiale  ed il tasso che  ormai sono stabilite  in tutto il territorio.

Nel sottobosco il ciclamino, il bucaneve, gli anemoni e le orchidee, favoriscono la presenza di molte  farfalle, mentre  gli ambienti prativi  vengono abitati  da numerosi invertebrati con i bombi, le  api solitarie, le formiche rufe  e numerose  varietà di  coleotteri.

Grande importanza  per la fauna locale, rivestono i micro-habitat  come le siepi  formate  da vari  tipi   di specie  arboree, arbustive  e da  cespugli; lì  trovano sostentamento  e  rifugio numerose specie di uccelli e  di insetti.

Elemento  importante  è l’influenza  notevole  di un’area protetta come la Riserva  Naturale  Tevere-Farfa adiacente  al  territorio della Comunità Montana.

Ultimo aggiornamento

Martedi 18 Agosto 2020