Il Paesaggio

Data di pubblicazione:
16 Luglio 2019
Il Paesaggio

La Comunità Montana della “Sabina”  è racchiusa tra l’Umbria  a nord  e la Valle del Tevere  a  sud, ed  è delimitata  ad  est  dai Monti Sabini.

La popolazione  del comprensorio ammonta a  circa 14.500  abitanti distribuiti in dodici comuni: Casperia, Configni, Cottanello, Mompeo, Montasola, Montebuono, Poggio Catino,  Poggio Mirteto, Roccantica, Salisano, Torri in Sabina e Vacone.

Il clima  della  zona è piuttosto temperato, con tendenza  ad  una temperatura  calda nella  stagione  estiva nelle zone  basse, di fondo  valle,  e  temperatura più  fresca  nelle zone montane. Le precipitazioni nevose  interessano raramente il territorio del comprensorio, eccezion fatta  delle  cime più alte  come  Monte  Tancia (m. 1292 m slm),  Monte Pizzuto (n. 1288 slm) e Monte  Cosce (m.1100  slm).

L’ubicazione  dei centri abitati  quasi tutti su  alture, picchi o sulle  falde dei monti a mezza  costa, determina nei centri  stessi una maggiore  ventilazione  e li rende  piacevoli per il soggiorno estivo, accentuando la piacevolezza  per la presenza di zone boschive e della  tipica macchia mediterranea. L’agricoltura,  malgrado le profonde trasformazioni sociali degli ultimi anni,  rimane  attività di notevole  importanza  insieme alla zootecnia ed allo sfruttamento del bosco e del sottobosco con produzioni di funghi, castagne.

La  coltivazione dell’olio rappresenta comunque l’attività  agricola  prevalente in Sabina  sia per la  sua quantità  ma soprattutto per la sua qualità.

Accanto alle  tradizionali attività  agricole, zootecniche ed  artigianali, oggi sempre  più  rare,   in questi anni notevole sviluppo  hanno riscontato, specialmente nella zona sud del territorio, le  attività commerciali e del terziario.

Come  già accennato il territorio della Comunità Montana può essere  in linea  di massima suddiviso in una parte più alta  con rilievi sugli 800-1300  metri, caratterizzata  appunto dai Monti Sabini, ed un settore collinare o tiberino che si affaccia  sulle valli del Tevere  e  del Farfa  con evidenti tipologie mediterranee.

Una  situazione naturalistica   di notevole  interesse  s’innesta  armoniosamente  in un paesaggio suggestivo  fatto di antichi borghi, di castelli e  rocche, di paesi  fantasma, di santuari  tutti da  scoprire e  dove la ricchezza di storia, cultura e tradizione ne fanno un ideale  di riferimento  per  un turismo diverso,  più colto e meno massificato.

Fra i monumenti di maggiore interesse sono certamente  da  ricordare La  Chiesa di Santa Maria della Lode in Vescovio nel comune di Torri in Sabina (sec.V), la  Chiesa di S. Pietro “ad  centum muros” presso il cimitero di Montebuono (sec. XII), la  chiesa  di S. Paolo  a Poggio Mirteto (sec. XII-XII), il ponte  romano  sul fiume  Farfa tra il comune di Mompeo e  Castelnuovo di Farfa e l’Abbazia di Farfa (sec. V), che seppur  non rientrando  nel territorio comunitario,  ha notevolmente influenzato la storia  di  questi borghi sabini e  tutt’oggi rappresenta  una delle maggiori attrazioni turistiche della Sabina.

Ultimo aggiornamento

Martedi 18 Agosto 2020