La Comunità Montana della “Sabina” è racchiusa tra l’Umbria a nord e la Valle del Tevere a sud, ed è delimitata ad est dai Monti Sabini.
La popolazione del comprensorio ammonta a circa 14.500 abitanti distribuiti in dodici comuni: Casperia, Configni, Cottanello, Mompeo, Montasola, Montebuono, Poggio Catino, Poggio Mirteto, Roccantica, Salisano, Torri in Sabina e Vacone.
Il clima della zona è piuttosto temperato, con tendenza ad una temperatura calda nella stagione estiva nelle zone basse, di fondo valle, e temperatura più fresca nelle zone montane. Le precipitazioni nevose interessano raramente il territorio del comprensorio, eccezion fatta delle cime più alte come Monte Tancia (m. 1292 m slm), Monte Pizzuto (n. 1288 slm) e Monte Cosce (m.1100 slm).
L’ubicazione dei centri abitati quasi tutti su alture, picchi o sulle falde dei monti a mezza costa, determina nei centri stessi una maggiore ventilazione e li rende piacevoli per il soggiorno estivo, accentuando la piacevolezza per la presenza di zone boschive e della tipica macchia mediterranea. L’agricoltura, malgrado le profonde trasformazioni sociali degli ultimi anni, rimane attività di notevole importanza insieme alla zootecnia ed allo sfruttamento del bosco e del sottobosco con produzioni di funghi, castagne.
La coltivazione dell’olio rappresenta comunque l’attività agricola prevalente in Sabina sia per la sua quantità ma soprattutto per la sua qualità.
Accanto alle tradizionali attività agricole, zootecniche ed artigianali, oggi sempre più rare, in questi anni notevole sviluppo hanno riscontato, specialmente nella zona sud del territorio, le attività commerciali e del terziario.
Come già accennato il territorio della Comunità Montana può essere in linea di massima suddiviso in una parte più alta con rilievi sugli 800-1300 metri, caratterizzata appunto dai Monti Sabini, ed un settore collinare o tiberino che si affaccia sulle valli del Tevere e del Farfa con evidenti tipologie mediterranee.
Una situazione naturalistica di notevole interesse s’innesta armoniosamente in un paesaggio suggestivo fatto di antichi borghi, di castelli e rocche, di paesi fantasma, di santuari tutti da scoprire e dove la ricchezza di storia, cultura e tradizione ne fanno un ideale di riferimento per un turismo diverso, più colto e meno massificato.
Fra i monumenti di maggiore interesse sono certamente da ricordare La Chiesa di Santa Maria della Lode in Vescovio nel comune di Torri in Sabina (sec.V), la Chiesa di S. Pietro “ad centum muros” presso il cimitero di Montebuono (sec. XII), la chiesa di S. Paolo a Poggio Mirteto (sec. XII-XII), il ponte romano sul fiume Farfa tra il comune di Mompeo e Castelnuovo di Farfa e l’Abbazia di Farfa (sec. V), che seppur non rientrando nel territorio comunitario, ha notevolmente influenzato la storia di questi borghi sabini e tutt’oggi rappresenta una delle maggiori attrazioni turistiche della Sabina.